Serata in discoteca con amici ma senz’alcol? Che ne direste di una discoteca a Milano così?

Potrebbe essere una nuova moda? O preferite festeggiare il vostro compleanno fino a tarda notte?

Sbocciare acqua e limone al posto di una magnum di Belvedere?

Oggi sul Corriere Della Sera è apparso questo articolo…..

“Li vede? Sono bambini, hanno 14, 15 anni, ma sono già come eravamo noi a 20». Quel che si vede è la pista da ballo di una discoteca brulicante di ragazzini, chi ce la mostra è il proprietario, Enzo Ferrari, detto anche «Zio Fanale» così chiamato perché dall’alto dei suoi 70 anni vede lontano e fors’anche perché gli è difficile portarsi in giro un nome così ingombrante. Quanto alla maturità dei suoi giovani avventori una sola cosa si può dire, che per i più è la loro prima serata in discoteca.

Fossimo a Vienna saremmo al ballo delle debuttanti, qui ad Arquà Polesine, allo «Studio 16», siamo al divertimento puberale con garanzia «alcol free» (solo Fanta, Coca Cola e gazosa con buffet di salatini e patatine, al massimo una «bubble tea», bibita con le palline che si sciolgono in bocca), una sorta di iniziazione giovanile accompagnata da una furba iniziativa imprenditoriale a cui le mamme hanno aderito con entusiasmo assieme alla locale Ulss 18 che ha fornito bus navetta per tutto il Polesine. Dove non arrivavano i bus provvedevano i genitori. E, a mezzanotte, tutti a casa.
Per entrare bisognava avere più di 14 anni e meno di 18, vietato l’ingresso a mamma e papà. Dieci euro il biglietto, tutti esauriti in prevendita, alla fine c’erano 550 ragazzini tra i quattordici e i sedici anni che, entusiasti, hanno risposto alla temuta domanda: cosa resta del fascino di una discoteca se le si toglie lo sballo?…..
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Fonte Corriere della Sera  del 28 gennaio 2018 (modifica il 29 gennaio 2018 | 07:51)

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